IA e protezione dei dati personali: libertà, diritti e tutele

In occasione della 19esima Giornata europea della protezione dei dati personali, promossa ogni anno dal Consiglio d’Europa con il sostegno della Commissione europea e delle Autorità per la protezione dei dati personali, il Garante per la privacy ha organizzato il Convegno dal titolo “Le sfide dell’I.A. – La protezione dei dati nell’era del cambiamento”.

La diffusione dell’intelligenza artificiale è un fenomeno epocale che interessa ambiti cruciali della società come lavoro, sanità, giustizia, sicurezza, fisco. La protezione dei dati personali è una componente essenziale del governo dell’intelligenza artificiale.

Nel suo intervento di apertura, il presidente dell’Autorià, Pasquale Stanzione, ha sottolineato che

“Ciò che rende più complessa l’intelligenza artificiale è la sua capacità di sviluppo, almeno in parte, autonomo, al punto di doverci chiedere non cosa l’uomo possa farne ma cosa possa essa fare per l’uomo”.

Una sostanziale differenza con tutte le altre innovazioni tecnologiche che abbiamo conosciuto fino ad ora.

AI Act, valori comuni europei al centro

Siamo nel mezzo di quello che la Commissione UE definisce “il decennio digitale che è un quadro globale che guida tutte le azioni relative al digitale. L’obiettivo del decennio digitale, scrive la Commissione, consiste nel garantire che tutti gli aspetti della tecnologia e dell’innovazione funzionino per le persone. La regolamentazione di questo ambito è, afferma Stanzione, non può che essere declinata come responsabilità pubblica del governo dell’innovazione.

L’AI Act europeo punta proprio a governare il progresso in una direzione compatibile con i valori europei e a servizio dell’uomo.

Regolamentazione dell’IA

Guido Scorza, componente del Collegio del Garante per la privacy, introducendo la sessione dedicata alle forme e ai modi della regolazione dell’Intelligenza artificiale ha affermato:

“Dovremmo avere il coraggio di modificare radicalmente approccio rispetto al passato”.

Regole giuste e puntuali orientano e promuovono l’innovazione nell’unica direzione nella quale è giusto che vada: la massimazione del benessere e la maggiore possibile distribuzione delle opportunità che offre. Lasciare che la società sia governata da software, algoritmi e interfacce progettate e disegnate in nome di interessi privati di pochi significa lasciare che la tecnocrazia abbia la meglio sulla democrazia.

Welfare, diritti e libertà della persona

Cerrina Feroni,parlando di Intelligenza artificiale, diritti, libertà e sicurezza, ha sottolineato che “una tecnologia come l’intelligenza artificiale rischia di non avere confini necessita di limiti e obiettivi”.

“Un uso dell’AI tanto efficace quanto rispettoso dei diritti, costituisce una tra le sfide più importanti cui le istituzioni tutte sono e sempre più saranno chiamate, in un’alleanza che segnerà il futuro dello stato di diritto”.

Le principali sfide in tema di sanità e Intelligenza Artificiale riguardano la protezione dei dati sensibili, le discriminazioni algoritmiche e la formazione tecnologica per mantenere l’uomo al centro del processo medico.

“Non dobbiamo subire passivamente la rivoluzione digitale”, specifica Agostino Ghiglia, ….” Ma guidarla e regolamentarla per rafforzare la democrazia e promuovere un futuro più equo”.

Autore del post: Help Consumatori Fonte: https://www.helpconsumatori.it/ Continua la lettura su: https://www.helpconsumatori.it/primo-piano/ia-protezione-dei-dati-personali-levento-del-garante/

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